Ultimo Libro di Paolo Borrometi

Trama: Il sogno di Antonio, libro di Paolo Borrometi, edito da Solferino. Antonio Megalizzi a 29 anni si batteva per unire le due grandi passioni della sua vita - l’Europa e il giornalismo - in un lavoro in cui metteva tutto il suo entusiasmo. Quel sogno si è spento tragicamente il 14 dicembre 2018, dopo la strage di Strasburgo durante la quale Antonio è stato colpito da un estremista islamico. Ma non si è spenta la sua memoria di ragazzo vitale, dolce e ironico con passioni intense: la famiglia prima di tutto, l'amore per la «sua» Luana, ma anche la radio e l'amore per la conoscenza. La sua era una forma vivace e dinamica di partecipazione: i suoi scritti erano pungenti e precisi e non si è mai tirato indietro quando si trattava di criticare comportamenti scomposti dei nostri rappresentanti politici. A raccontarci la sua storia, a un anno dalla scomparsa, è Paolo Borrometi, come lui giovane giornalista animato da un forte spirito civile, che raccoglie in questo libro gli scritti di Antonio e le testimonianze dei genitori, della sorella e della fidanzata, per riportare in vita le sue passioni e l’esempio ideale di un giovane italiano. Una storia inedita che è anche un manifesto dell’impegno sociale e democratico al di là di ogni muro.

Trama: Il sogno di Antonio: Storia di un ragazzo europeo appartiene alla categoria Storia, edito da Solferino, nel Novembre 2019.

Trama: Un morto ogni tanto. Perché combatto contro la mafia, libro di Paolo Borrometi, edito da Solferino. Nelle intercettazioni l’ordine è chiaro: Salvatore Giuliano, boss di Cosa Nostra di Siracusa, chiede di uccidere il giornalista che indaga sui suoi affari. Ma questo non ferma Paolo Borrometi, rappresentante della migliore tradizione siciliana d’inchiesta sul campo. Nonostante le minacce e le aggressioni subite, fonda un suo sito per poter rendere pubblici gli intrecci tra mafia e politica. Nel suo primo libro, Borrometi intreccia storia personale e inchieste su temi caldi: dal primo incontro faccia a faccia con la mafia, alle trame internazionali delle agromafie, fino alle nuove vie della droga. Ne emerge una forte denuncia su un fenomeno ritenuto in declino e in realtà più pervasivo e pericoloso di prima, da combattere anche attraverso la conoscenza del nemico. Perché il potere della mafia, come diceva Paolo Borsellino, è anche un fenomeno sociale, fatto di atteggiamenti e mentalità passive contro cui l’unico antidoto è l’esempio della resistenza e della lotta.