Ultimo Libro di Marija Gimbutas

Trama: I Balti appartiene alla categoria Archeologia, con 190 pagine, edito da Medusa Edizioni, nel Giugno 2017.

Trama: Le dee e gli dei dell'antica Europa. Miti e immagini del culto, libro di Marija Gimbutas, edito da Stampa Alternativa/Banda Aperta. In questa Opera, diventata ormai un classico, Marija Gimbutas ha riunito fonti archeologiche che le hanno permesso di parlare di una cultura dell’Antica Europa (7000-3500 a.C.) avente una propria, unica identità: matrifocale, matrilineare, agricola e sedentaria, egualitaria e pacifica, in evidente contrasto con la successiva cultura proto-indoeuropea, patriarcale, stratificata, pastorale, nomade e guerriera, che ha prevalso in quasi tutto il continente a seguito di tre ondate di infiltrazione dalle steppe russe tra il 4500 e il 2500 a.C. Durante e dopo questo periodo le divinità femminili, più esattamente la Dea Creatrice nei suoi molteplici aspetti, furono largamente rimpiazzate dalle predominanti divinità maschili degli Indoeuropei. In Italia questo titolo esce dopo i due libri che nel cammino della studiosa, invece, sono a seguire: Il linguaggio della Dea (1989) e La civiltà della Dea (1991). In questa parte iniziale del trittico l’archeologa si concentra sulla lettura delle numerose statuette e altri manufatti di epoca neolitica e calcolitica, provenienti in maggioranza da siti dell’Europa sud-orientale, e propone la sua tesi: quella dell’Antica Europa è una civiltà in cui il sacro è elemento centrale ed ha lineamenti perlopiù femminili. Grande importanza viene attribuita dalla Gimbutas all’accurata datazione dei reperti con il metodo – per i suoi tempi innovativo – del radiocarbonio associato alla dendrocronologia. Templi, oggetti del culto, ceramiche, costumi, cerimoniali religiosi elaborati e un ricco immaginario mitico ci parlano di una cultura – e di una società – europea raffinata. La Dea che incarna il principio creativo come Fonte e Datrice di Tutto, immagini di fertilità, animali mitologici e altri manufatti sono analizzati per il loro significato mitico e sociale in questo studio magnificamente illustrato.

Trama: La civiltà della dea Vol. 2, libro di Marija Gimbutas, edito da Stampa Alternativa/Banda Aperta. Mentre il primo volume descrive le diverse culture neolitiche europee che, dal 6500 al 3500 a.C. circa, danno vita alla civiltà dell’antica Europa, questo secondo presenta un quadro d’insieme interpretativo sui grandi temi della religione, della scrittura, della struttura sociale. La tesi fondamentale è che l’antica Europa finisce con l’invasione delle popolazioni Kurgan indoeuropee provenienti dalle steppe russe meridionali, portatrici di una cultura di conquista. Gimbutas contrappone l’antica Europa matrilineare ed egualitaria ai Kurgan guerrafondai, patriarcali e organizzati gerarchicamente. In appendice si trovano le tavole delle datazioni al radiocarbonio, la bibliografia e l’indice analitico.

Trama: La civiltà della dea: 1 appartiene alla categoria Religione, con 279 pagine, edito da Stampa Alternativa, nel Giugno 2017.

Trama: Kurgan. Le origini della cultura europea, libro di Marija Gimbutas, edito da Medusa edizioni. Quella che talvolta si chiama con un po' di enfasi la casa europea , la patria dalle comuni radici, è in realtà, in origine, un terreno di conflitto, di contaminazione, di reciproche influenze, di battaglie e sopraffazioni. Sono qui presentati i testi più rappresentativi di una ricerca durata quasi mezzo secolo, che ha portato Marjia Gimbutas a costruire un affresco appassionante delle civiltà che, incontrandosi e scontrandosi tra il IV e il III millennio a.C., contribuirono a gettare le fondamenta della nostra identità. La scoperta più significativa e carica di destino, per certi versi, è quella di una contrapposizione tra culture stanziali e orde nomadi, tra religioni declinate al femminile e dominanza maschile, tra egualitarismo pacifico e aggressività gerarchica, tra arte e guerra. I Kurgan erano un popolo di pastori nomadi abitanti delle regioni degli Urali, le cui origini paiono perdersi nella notte dei tempi. Lungo una serie di invasioni o ondate , qui ricostruite minuziosamente, colonizzarono il continente europeo, imponendo la propria legge e le proprie ideologie. Marija Gimbutas - scrive Carlo Sini nella prefazione -, apre la via al dialogo, forse decisivo, con il passato di una parola che ancora risuona presso gli umani del XXI secolo e che disegna orizzonti e vicende di un possibile, e magari più pacifico, futuro .

Trama: Il linguaggio della Dea, libro di Marija Gimbutas, edito da Venexia. Il linguaggio della Dea, pietra miliare dell'archeomitologia, ha rivoluzionato le prospettive sulle origini della nostra cultura. L'autrice è riuscita a ricostruire la civiltà arcaica dell'Europa Antica e a riportare alla luce la presenza centrale del femminile nella storia. I suoi studi spaziano dal neolitico all'età del bronzo. A sostegno delle sue tesi, esamina i reperti, in parte già noti e in parte da lei stessa dissepolti durante i suoi scavi nel bacino del Danubio e nel nord della Grecia, che comprendono un vastissimo repertorio di oltre 2000 manufatti, tutti riprodotti nel volume, mostrando i nessi dimenticati tra il mondo materiale e quello dei miti di una cultura raffinata, la cui genesi è alle radici del patrimonio culturale dell'Occidente.

Trama: Le dee viventi, libro di Marija Gimbutas, edito da Medusa edizioni. Raccolta degli studi che l'autrice ha svolto sulla religione della dea madre e sulle testimonianze archeologiche di questo culto nell'Europa del Nord e dell'Est.

Trama: Il linguaggio della dea. Mito e culto della dea madre nell'Europa neolitica appartiene alla categoria Religione, con 390 pagine, edito da Longanesi, nel Giugno 2017.