Ultimo Libro di Antonio Funiciello

Trama: Il metodo Machiavelli. Il leader e i suoi consiglieri: come servire il potere e salvarsi l'anima, libro di Antonio Funiciello, edito da Rizzoli. Il potere si esercita, si sa, ma per poterlo fare al meglio il leader ha bisogno di circondarsi di persone fidate. Quello del consigliere, chief of staff, capo di gabinetto (le formule possono essere tante) è un ruolo delicato, difficile, sfaccettato. Machiavelli se ne è occupato a fondo, ed è stato il primo a stilare le caratteristiche del perfetto consigliere. Fondamentali sono lealtà, competenza e intelligenza politica, accanto a doti trasversali come quella di saper vivere i luoghi del potere e saper lavorare con gli altri che vivono quei luoghi. Aiutare il leader significa gestire anche l'accesso a lui e alla sua attenzione, filtrare le notizie in entrata (e in uscita), organizzare e indirizzare le energie e l'attenzione. Senza dimenticare che il capo è uno solo, sapendo quindi stare al proprio posto. Capace di dire no, senza adulare, il consigliere è il centro nevralgico di conflitti e tensioni all'interno del «cerchio del potere». Antonio Funiciello parte da un leader sui generis, Gesù, e dalla composizione del suo primo staff, i dodici apostoli, per passare poi in rassegna la vita di Machiavelli, consigliere per eccellenza, e studiarne l'elaborazione teorica del ruolo. Tra aneddoti gustosi e istruttivi sui grandi chief of staff di primi ministri e presidenti (su tutti, Louis McHenry Howe, stratega del successo di Franklin Delano Roosevelt), questo libro è un viaggio nelle stanze del potere (osservate dall'anticamera e dai corridoi) che coinvolge, affascina, insegna, un affresco a metà tra House of Cards e un reportage in presa diretta dai luoghi in cui chi comanda prende le decisioni. Funiciello, capo staff di Umberto Gentiloni nel suo periodo a palazzo Chigi, ci offre inoltre una finestra sull'Italia, racconta gli incontri con i leader mondiali (e i relativi staff), ci spiega come comunica il potere.

Trama: Il metodo Machiavelli: Il leader e i suoi consiglieri: come servire il potere e salvarsi l'anima appartiene alla categoria Impresa, strategia e gestione, con 196 pagine, edito da RIZZOLI, nel Settembre 2019.

Trama: A vita. Come e perché nel Partito Democratico i figli non riescono a uccidere i padri, libro di Antonio Funiciello, edito da Donzelli. Si può essere, in un regime democratico, dirigenti a vita? Nell’Italia contemporanea, specie a sinistra, sembrerebbe di sì. È un fatto che non esista nel mondo occidentale un ceto politico più duraturo di quello che da vent'anni guida il più importante partito del centro-sinistra. È un fatto che questo ceto politico sia generazionalmente insediato nel partito da più di trent'anni. È un fatto che questo stesso partito non faccia che cambiar nome, laddove i nomi dei suoi dirigenti restano invariabilmente gli stessi: l'opposto di quanto accade altrove, per esempio nel Labour Party britannico.

Trama: Il politico come cinico, libro di Antonio Funiciello, edito da Donzelli. Che il politico sia cinico e che sia cinica la politica è probabilmente un'ovvietà. La scoperta dell'acqua calda, si potrebbe dire. Cinica la postmodernità, ciniche la globalizzazione e la crisi finanziaria, cinici i detrattori della contemporaneità, cinici i suoi pochi difensori. La politica diventa, così, cinica per definizione, nella diffusa percezione di sé che trasmette tra balbuzie e impotenza. Il guaio, per l'arte politica, è che davvero a partire dalla modernità essa è divenuta cinica, ma almeno quanto il cinismo, a partire dalla sua greca accezione originaria, è divenuto politico. Più che di politica cinica è di nuovo cinismo politico che si dovrebbe parlare: di una pratica dell'arte politica che ha impresso un'accelerazione vertiginosa al miglioramento delle condizioni oggettive di vita degli uomini, rendendo lo sguardo cinico sul mondo il soggetto protagonista di questo prodigioso progresso. Politico come cinico è colui che, facendo la politica, tiene fissa una tenace idea di giustizia e s'industria a creare consenso intorno ad essa. Da qui il riscatto positivo del protagonismo cinico e, dunque, della sua sostantività e della sua soggettività, contro la banale oggettività cui vorrebbero confinarlo gli araldi della verità. Chiunque faccia la politica e sappia vedersi mentre la fa, chiunque assista da vicino chi in essa impegna la sua esistenza, scoverà in questo libro il potenziale salvifico del cinismo politico. Quello occidentale è un destino cinico. L'autore si considererà soddisfatto se, giunto all'ultima pagina, il lettore considererà questa conclusione una benedizione e non una minaccia.